






Paese d’Origine | Spagna |
Tipo | Azienda familiare |
Dal | 1991 |
Superficie | 28 ettari |
Produzione | 150.000 bottiglie all’anno |
Enologi | Arturo e Kike de Miquel Blanco |
Agricoltura | In conversione al biologico |
Artuke
Artuke è una piccola azienda a conduzione familiare a Baños de Ebro nella regione della Rioja Alavesa. I fratelli Arturo e Kike de Miguel (Artuke è una combinazione dei loro nomi) lavorano rispettivamente dal 2003 e dal 2010 nell’azienda dei loro genitori, che ora li supportano da dietro le quinte. L’azienda è focalizzata sulla produzione di vini guidati dal terroir, in cui si ricerca l’espressione dei vigneti, la complessità e l’eleganza borgognona.
Vigneti biologici
La famiglia possiede 28 ettari divisi in 50 appezzamenti tra Baños de Ebro e il paesino di Ábalos. Questi vigneti hanno la loro bella età e sono posizionate nelle zone più pregiate della Rioja. I vigneti sono coltivati con metodo biologico. L’altitudine varia tra i 450 e i 720 metri e la percentuale di graciano è significativa. Ciò si traduce in vini con un’acidità raffinata che contribuisce ad una notevole digeribilità ad ogni sorso.
Rioja’n Roll
Arturo e Kike sono molto attenti ai valori tradizionali della cantina, ma sanno esattamente cosa piace a loro (e a noi!). In cantina lavorano in modo diverso rispetto alle generazioni precedenti. Non producono vini con indicazioni di Crianza, Riserva o Gran Riserva. No, i loro vini non devono conformarsi alle tradizionali fasi imposte di maturazione in legno. Arturo e Kike lasciano che sia il terroir a prevalere con una breve maturazione in botti di rovere francese da 500 a 3500 litri. Questo fa sì che i vini abbiano uno stile moderno, con un’enfasi sul frutto, sul vigneto e soprattutto sull’eleganza, grazie al legno dosato in modo ponderato. I loro vini maturano staticamente, con il minor numero possibile di interventi in cantina portandoli ad una “riduzione” voluta. Secondo Arturo, questo è il modo per limitare l’uso dello zolfo e garantire maggiore purezza, energia e complessità nei vini. Fanno parte di un gruppo di dieci giovani e talentuosi produttori di vino che si fanno chiamare ‘Rioja ’n Roll’. Giovani ribelli che amano fare le cose in modo diverso dalla “vecchia guardia” locale. E questo, tra le altre cose, ci piace molto.
Due vini preferiti
Per noi, uno dei vini più importanti è ‘Artuke Maceración Carbónica’, proveniente dai vigneti attorno al paese di Baños de Ebro. Questo “joven” (giovane) è deliziosamente guidato dal frutto, non ha legno ed è ideale da bere fresco d’estate. L’altro, ‘Finca de los Locos’ (La tenuta dei pazzi), prende il nome dal nonno che, nel momento dell’acquisto, non si è preoccupato minimamente della terra estremamente povera che gli abitanti del paese ritenevano impossibile da coltivare. Questo “loco” ha dimostrato di aver preso una decisione più che giusta, poiché questo vino si rivela essere magnifico – e la reputazione internazionale è davvero significativa. Mentre sia il ‘Maceración Carbónica’ che ‘Finca de los Locos’ hanno un carattere distinto, il “vino del paese”, cioè ‘Pies Negros’ porta con sé un aneddoto divertente: la metà dell’uva viene ancora pigiata con i piedi. Che si tratti della posizione perfetta, dell’impegno dei due fratelli o della loro impronta, questi vini si fanno sicuramente notare dai critici. Non solo Parker è molto entusiasta, ma anche Tim Atkin ne è fan. Nel 2017 ha nominato Arturo ‘Giovane produttore di vino dell’anno’, insieme alla menzione ‘First Growth’ nel suo rapporto di classificazione della Rioja. E nel 2019, secondo lui, ‘La Condenada 2016’ è il ‘miglior vino rosso’ della Rioja con 98 punti.