






Paese d’Origine | Germania |
Tipo | Azienda Familiare |
Dal | 1824 |
Superficie | 10 ettari |
Produzione | 69.000 bottiglie all’anno |
Enologo | Marcus Hees |
Agricoltura | Sostenibile |
Hees
Presso Weingut Hees, nella regione della Nahe, si lascia ben poco al caso. I filari di viti ricevono un’attenzione costante durante tutto l’anno, come una guida personale. Non per paura, ma per amore; per Marcus Hees, la nona generazione di questa tenuta di famiglia fondata nel 1824, il suo lavoro è il sogno che si realizza.
E di lavoro ce n’è in abbondanza sui pendii attorno al villaggio di Auen, dove Marcus Hees è l’unico viticoltore. La sua splendida vigna Römerstich, circondata da boschi e di poco più di 4 ettari, si trova su una collina di oltre 300 metri di altitudine, con un versante piuttosto ripido (pendenza fino al 60%) esposto a sud. I terreni principali sono costituiti da arenaria disgregata e Tonschiefer (ardesia argillosa); nelle aree più fertili è piantato il Weissburgunder, mentre nelle zone più ripide e aride cresce il Riesling. Il microclima permette spesso alle uve di maturare fino a fine novembre. Inoltre, Hees possiede un appezzamento nel celebre Monzinger Halenberg, vicino al fiume Nahe. Anche qui il suolo è povero, costituito principalmente da Blauschiefer (ardesia di colore bluastro) e quarzite, un terreno che sembra fatto apposta per il Riesling, secondo Marcus.
La maggior parte del lavoro nella tenuta deve essere svolto a mano, dalla potatura alla legatura dei tralci fino alla vendemmia, e tutto deve rispettare gli elevati standard di Marcus e del suo team. Le uve vengono raccolte solo quando sono completamente mature fino all’ultima fibra; Marcus non ha paura di dare tempo alle cose. In cantina, il vino può fermentare spontaneamente – il che richiede la massima igiene – e riposare a lungo. Anche qui, precisione, tempo e pazienza sono fondamentali. Non è quindi una sorpresa che i vini di Hees siano così apprezzati e lodati, anche su riviste specializzate come Falstaff e nella guida di Gerhard Eichelmann. Sono freschi, vivaci, persistenti, intensi – e soprattutto, davvero deliziosi.